martedì 7 febbraio 2017

La creatura

I suoi lunghi artigli sfiorarono la mia pelle, i suoi occhi grigi penetrarono nei miei, avvicinò la sua bocca famelica al mio orecchie e con un sussurro mi disse "non indugiare troppo, affonda i tuoi denti, assapora e poi ristorati al mio fianco, nulla potrà più sconfiggerci, nulla fino alla prossima alba avrà più alcun'importanza". 
Quando calò il buio nella stanza, il suo profumo inebriò i miei sensi, si avvicinò a me, avvertii il suo dito leggero ispezionare il mio corpo, poi il nervo scoperto reagì e furono spasmi e fu un continuo ansimare, nulla poteva fermare quella corsa, poi tutto esplose e non fu più nulla come prima...