venerdì 6 ottobre 2017

Operazione Sepulchrum - Terza parte

Le motociclette irruppero nel piazzale seguite da alcune donne e uomini appiedati che si trascinavano dietro delle prigioniere vestite di bianco. Queste, insudiciate da capo a piedi, avevano sicuramente tentato più volte di liberarsi dal giogo che le teneva imprigionate ma senza ottener alcun risultato, quindi, non era rimasto loro che rallentare gli aguzzini.
Nascosti e silenziosi i militari assistettero all'arrivo, un po' più plateale dei nuovi arrivati, un gruppo assai bizzarro, motociclette, vestiti un po' retrò in pelle, ma soprattutto quello che colpì gli otto esperti chiamati a ripulire la zona, furono i modi assai sguaiati e vistosi con cui si presentarono nell'area dismessa e le donne vestite di bianco che legate a dei pali, trascinavano con loro.
Le donne, trascinate a forza all'interno del piazzale, tentarono, anche se con non troppa convinzione, di opporre una qualche resistenza, lasciandosi quasi letteralmente trascinare dai loro carcerieri, che giunti vicino ad un capannone le gettarono in terra digrignando i denti come a avvertirle di non tentar alcunché.
L'altro gruppo, al sopraggiungere dei nuovi arrivati, non cambiò atteggiamento, anzi, se da principio si guardarono attorno probabilmente cercando un qualche nascondiglio, decisero per la linea contraria e si prepararono a fronteggiarli.
I militari dal canto loro, non si mossero dalle loro posizioni, evidentemente vista la netta inferiorità numerica, con un filo di voce uno di loro chiamò il comando alla radio per avere notizie di possibili rinforzi.
"Sono arrivati, i "sepolcrali" ma abbiamo un problema, insieme a loro si sono fatti vivi anche un altro gruppo, probabilmente meno difficili da abbattere ma ormai il numero inizia ad essere considerevole, abbiamo bisogno urgente di rinforzi" disse il militare alla radio con un filo di voce sperando di ottenere una riposta positiva.
L'apparecchio dopo qualche secondo di silenzio gracchiò emettendo di seguito un suono acuto. Dal piazzale alcuni individui tra i due gruppi si bloccarono voltando il capo verso la direzione del suono.
Tra i militari, credendosi scoperti, corsero sguardi d'intesa, puntando le armi verso gli occupanti del piazzale che si stavano fronteggiando digrignando i denti e emettendo suoni gutturali, poi la radio ruppe quell'attimo di tensione "attendente, mandiamo rinforzi... non intervenite".
Tra i due gruppi, dopo un momento di studio, si alzò la tensione, entrambi, frutto di esperimenti, erano accomunati da un'eterna fame, e i militari, nascosti sapevano che l'odore del sangue avrebbe suscitato nei nuovi arrivati una rabbia e una violenza poco raccomandabile, restava da capire cosa ci facessero le donne vestite di bianco, vittime sacrificali?
Le campane di un campanile poco distante emisero tre rintocchi e, quasi fosse un segnale, alla fine dei tre suoni, iniziò lo scontro. (Foto di Alessandra Russo)
#zombi #vampiri #sepulchrum

- Per rileggere la seconda parte
- Per leggere la quarta parte


Nessun commento:

Posta un commento

Cosa ne pensate?